Coronavirus e matrimoni

Roof Top a Roma: i migliori per le tue nozze
22 Novembre 2019

Matrimoni e coronavirus

Coronavirus è la parola intorno alla quale gira l’organizzazione dei matrimoni in questo momento di pandemia.

Dalla fine di febbraio 2020 tutto quanto era stato organizzato per i matrimoni previsti per quest’anno è stato messo in discussione, analizzato, valutato, riprogrammato, spostato.

I futuri sposi sono stati presi dal panico, i vari fornitori sono stati subissati da richieste di chiarimenti, disponibilità per nuove date, opzioni di rimborsi.

In un attimo, quello che è notoriamente un settore basato sulla visione e sull’organizzazione è stato messo in discussione e si è dovuto adattare velocemente alla nuova situazione.

Cosa abbiamo imparato e quali lezioni dobbiamo tenere a mente per il prossimo futuro?

LEZIONE NUMERO 1: i veri professionisti si vedono nel momento di difficoltà

Sempre più coppie decidono di affidarsi ad una wedding planner per l’organizzazione del loro matrimonio, ma non sempre la scelta risulta felice, tanto meno in un momento di enorme difficoltà come quello che stiamo attraversando con la pandemia da coronavirus.

Chi ha avuto la fortuna di scegliere una vera professionista, avrà trovato al suo fianco una guida nella tempesta, una persona in grado di placare l’ansia, una persona in grado di analizzare le difficoltà e di anticipare le possibili soluzioni. Mai come oggi la presenza di una wedding planner al proprio fianco può fare la differenza.

Il vero professionista si avvale della collaborazione di persone altrettanto affidabili, responsabili, capaci.

Nel momento di maggiore difficoltà, la squadra di professionisti selezionata per l’organizzazione del matrimonio si stringe intorno alla futura coppia di sposi, la tutela, ed insieme si cerca una soluzione che non sembri un mero piano B, ma una nuova vera occasione per continuare a sognare!

Chi ha avuto la fortuna di aver scelto la wedding planner giusta, non si è sentito abbandonato a causa del coronavirus, ma, anzi, ha scoperto che la consulente scelta è anche la sua migliore amica, il suo avvocato di fiducia, la sua psicologa al bisogno, la sua …lampada di Aldino!

Chi lo ha provato, lo sa, chi non è stato altrettanto fortunato, purtroppo, lo rimpiange.

LEZIONE NUMERO 2: mai prendere decisioni affrettate o in preda all’ansia

Il coronavirus ha messo e continua a mettere tutti alla prova. La prima regola da seguire è dunque: mantenere la calma! A seconda della data scelta per il proprio matrimonio, occorre valutare attentamente l’opzione migliore. Qual è ad oggi la situazione?

Matrimoni nei mesi di marzo, aprile e maggio 

Le coppie che avevano preventivato un matrimonio nei mesi di marzo e aprile, sono state praticamente  obbligate a rimandare il ricevimento. Alcune di loro però non hanno voluto rinunciare a sancire il loro legame davanti ai testimoni e agli officianti, posticipando i festeggiamenti a data da destinarsi al termine dell’emergenza del coronavirus.

Matrimoni dal mese di giugno in poi

Per le coppie che hanno in programma di sposarsi dal mese di giugno in poi, la situazione rimane tuttora fluida e legata all’evolvere dell’emergenza. Occorre tenersi aggiornati sui nuovi dati, sui nuovi decreti, sulle normative. Vigilare, ma non cancellare, o immediatamente posticipare.

Al momento, la maggior parte delle coppie, guidate dalle rispettive wedding planner, ha deciso di mantenere la propria data, ma di garantirsi un’opzione di riserva dopo l’estate, nel caso in cui le restrizioni perdurassero.

La doppia organizzazione non è semplice e richiede la massima collaborazione, disponibilità e volontà da parte di tutti i fornitori coinvolti. Le date possibili fino alla fine dell’anno non sono tantissime e, molte di queste, sono già bloccate per altri eventi.

La parola d’ordine per le coppie in questo caso è flessibilità.

LEZIONE NUMERO 3: l’organizzazione del matrimonio andrà ripensata

Anche se le restrizioni attuali verranno allentate nel prossimo futuro, probabilmente rimarrà in tutti un senso di fragilità, di vulnerabilità che ci porteremo dentro per un po’ di tempo.

Quali sono allora gli elementi dell’organizzazione di un matrimonio che ci daranno una maggiore tranquillità?

Elementi che possono fare la differenza:

  1. SPAZI: una conseguenza delle attuali restrizioni sarà molto probabilmente il mantenimento del distanziamento sociale. I matrimoni al tempo del coronavirus devono potersi avvalere di spazi sufficientemente ampi per garantire un adeguato distanziamento tra gli invitati. Quindi o si ridurrà il numero degli invitati, o si cercheranno chiese e location in grado di garantire più spazio tra gli invitati e tra i tavoli
  2. DISCIPLINA: finalmente, forse, abbiamo imparato a fare la fila! Per evitare assembramenti, sarà utile prevedere le figure degli accompagnatori, o steward ed hostess, che indirizzeranno ordinatamente gli invitati ai loro posti o ai diversi luoghi del festeggiamento. In alternativa si potrà ragionare con App dedicate in grado di gestire gli accessi degli invitati e le assegnazioni dei posti. I vari momenti del matrimonio dovranno inoltre essere ben scadenzati per evitare corse o sovrapposizioni. Gli invitati dovranno avere il tempo per raggiungere i luoghi ed i posti a loro assegnati
  3. IGIENE: un’attenzione particolare si porrà all’igiene delle mani e della bocca. Inevitabile la richiesta per i camerieri di indossare i guanti e probabilmente le mascherine durante il servizio. Immagino l’utilizzo di dispensatori di gel igienizzante all’ingresso delle strutture e nei vari luoghi del ricevimento. A maggior tutela degli ospiti, sarà forse necessario allestire le varie portate in pirofile con coperchio fino ai tavoli, o in porzioni individuali coperte.
  4. DATA: la convivenza con il coronavirus ci sta portando a cambiare anche le nostre abitudini più radicate. La stagione classica dei matrimoni va da maggio ad ottobre e, possibilmente, nei fine settimana. La necessità di spostare molti dei matrimoni del 2020 ha portato molte coppie a prendere in considerazione date infrasettimanali, o addirittura, a spingersi in stagioni precedentemente snobbate, quali l’autunno o l’inverno. La flessibilità sulla data del matrimonio probabilmente si trasformerà in un’opportunità sia per gli sposi, che avranno più opzioni a disposizione, che per i vari professionisti, che potranno garantire una maggiore attenzione a ciascuna coppia. I matrimoni autunnali ed invernali offrono molti vantaggi rispetto a quelli primaverili ed estivi, ma fino ad oggi le coppie erano poco propense ad esplorarli.
  5. DIGITALIZZAZIONE: che ci piaccia o no, l’obbligo di stare a casa ci ha forzati a diventare tutti un po’ più “digitali”. Informazioni, shopping, gestione delle file, collegamenti, contatti sono diventati sempre più digitali. Questa nuova abitudine probabilmente si tradurrà in nuove opportunità anche per i matrimoni al tempo del coronavirus. Incontri virtuali con sposi e fornitori; visite a siti in 3D; cerimonie in streaming per i più fragili; gestione dell’evento tramite device in grado di garantire la comunicazione tra gli ospiti e gli sposi, evitando affollamenti o contatti troppo stretti. Molte opzioni erano già in essere, altre se ne aggiungeranno e, forse, arricchiranno i nuovi matrimoni.

La convivenza con il coronavirus ha sicuramente modificato il nostro stile di vita, le nostre abitudini, ha minato le nostre certezze, ma, al tempo stesso, ci sta forzando a scoprire nuove opportunità, che fino ad oggi avevamo ignorato.

L’organizzazione del matrimonio andrà ripensata. Le future coppie di sposi dovranno confrontarsi con situazioni nuove.  I professionisti del settore, quelli veri e seri, avranno davanti a loro nuove sfide, ma anche tantissime nuove opportunità per sognare e continuare a far sognare, perchè solo chi sogna, può volare!

 

 

 

 

 

 

WhatsApp chat